La scienza astronomica in abbazia
Nel Cantico delle Creature, Francesco d’Assisi diceva: “Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole […] Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle”
I monasteri hanno sempre ospitato nelle loro biblioteche, assieme alle sacre scritture, anche trattati di astronomia.
Le stelle e i pianeti erano spesso presenti nelle allegorie e nelle sacre scritture.
L ‘analisi dei moti celesti era un riconoscervi la via divina.
La scienza del cielo stellato come strumento per avvicinarsi a Dio.
Il progetto attuale prevede il ripristino dell’osservatorio astronomico che si trova nei giardini dell’abbazia.
Sarà un osservatorio di moderna concezione dotato di un telescopio di grandi dimensioni per l’osservazione notturna del cielo, fino alle galassie più lontane.
Anche il sole potrà essere osservato con due telescopi solari che completeranno la dotazione tecnica dell’osservatorio.
Un progetto va oltre le mura dell’abbazia grazie a completa remotizzazione della strumentazione, dando così la possibilità ad astronomi, studiosi e studenti di poter usare il telescopio ed osservare il cielo senza dover necessariamente essere in osservatorio.
Uno strumento di ricerca ma anche di didattica che potrà godere della consulenza degli astronomi dell’Università di Padova.
Il progetto che riporta agli antichi fasti la tradizione monastica per la ricerca del bello del cielo come omaggio al Creato.
Il telescopio è uno dono di Officina Stellare S.p.A.
Sarcedo, Vicenza